L'arburittu de maggiu
(Dialetto ternano: L'alberello di maggio)
Acquaforte
Anno: 2018
Tecnica: Acquaforte
Lastra: zinco mm. 180x240
Carta: avorio gr/m2 285 di mm. 350x500
Inchiostro: seppia
Rosaspina Fabriano: lato destro
Timbro a secco MZ: al centro di pie' di pagina
Tiratura: esemplari n°25
Stampatore: l'autore
Descrizione
Da un'antica tradizione vissuta dal poeta ternano Furio Miselli (1868-1949), quando nella notte del 30 aprile 1896 lui con una lanterna e la sua "comitiva", cantando le canzoni della fertilità e piantando sul terreno l'arburittu (un alberello) nell'aia delle case a simboleggiare ed evocare il rito della propiziazione primaverile. Il messaggio, con il passare del tempo e con lo sviluppo industriale, venne veicolato con il carretto infiorato (Carro di Maggio) che girava con l'arburittu nei rioni della città di Terni. Così è nata la mia opera grafica che simboleggia il maggio come tradizione, ma vuol anche significare un alberello giovane piantato in terra come una rinascita ad una nuova vita. Le mani tengono amorevolmente questo arburittu giovane e lo proteggono come un figlio e delicatamente lo appoggiano dentro una piccola buca del terreno a mo' di inseminazione e rigenerazione di una nuova vita, di una rinascita. L'opera calcografica che ho realizzato, è stata consegnata ai vincitori come premi del 122° evento del "Cantamaggio ternano 2018".
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